Cotogno

Cydonia oblonga Mill.

Originario dell’Asia Minore il cotogno è diffuso principalmente nell’area occidentale del Mediterraneo ed in Cina. Come il melo e il pero anche il Cotogno (Cydonia oblonga Mill.) appartiene alla Famiglia delle Rosaceae e Sottofamiglia delle Pomoideae. Si distinguono due tipologie di cotogno in base alla forma del frutto: meliformi e piriformi. Frutti di dimensioni variabili, a volte asimmetrici. La buccia è fittamente ricoperta di peluria che scompare a maturazione incipiente, di colore giallo oro intenso. La polpa è astringente. La produzione è sui rami dell’anno, inoltre la fioritura è tardiva (aprile-maggio). E’ anche molto sensibile al calcare e alla siccità mentre le gelate tardive possono danneggiare la produzione, sebbene sia resistente al freddo, a causa della tardiva maturazione. Attualmente, la specie è più nota come portinnesto del pero.

Ne esistono molte varietà: – Champion (frutti meliformi, medio piccoli, con albero produttivo e di media vigoria); – Del Portogallo (frutti meliformi, medio piccoli, con costolature pronunciate, albero produttivo e di media vigoria); – Meliforme Tencara (frutti meliformi regolari, alberi vigorosi e produttivi); – De Berecski (frutti piriformi, di medie dimensioni, con albero di media vigoria e poco produttivo); – Di Smirne (frutti piriformi, produttività e vigoria medie); – Gigante di Vrania (frutti piriformi, di dimensioni elevate, alberi vigorosi e produttivi); – Lescovatz (frutti piriformi, di media dimensione, albero di vigore elevato e di buona produttività).

Potatura: dovranno essere eliminati i rami che hanno già prodotto, succhioni e polloni, mentre si devono lasciare i rami di un anno e non si devono spuntare i rami posti orizzontalmente (in caso contrario andrebbe persa la produzione). Se si vuole più vigore si eseguono speronature. La produzione media è di 60 t/ha. La raccolta si esegue nel periodo in settembre-ottobre. La maggior parte del prodotto è conferito all’industria che preferisce il tipo meliforme; molto scarsa è la conservazione che ricorre a trattamenti pre-raccolta. Essendo ricca di pectine può essere impiegata come addensante nella preparazione di marmellate con frutta povera di questa sostanza. Gode di proprietà tonico-astringenti e anti-infiammatorie dell’apparato digerente.

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