Sorbus domestica L.
Il Sorbo domestico appartiene alla Famiglia delle Rosaceae. E’ una specie originaria dell’Europa Meridionale, dalla Spagna alla Crimea e all’Asia Minore, spesso coltivata per i frutti anche fuori dal proprio areale. In Italia si trova sporadico in tutta la penisola e nelle isole, nei boschi montani di latifoglie preferenzialmente su substrato calcareo.
Albero alto fino a 13 metri, molto longevo; i rami sono grigio tomentosi poi glabri, con gemma quasi glabra e vischiosa. Foglie alterne imparipennate, composte, lunghe fino a 20 cm, con 6-10 paia di foglioline ovale o lanceolate sessili, dentate ai margini, acute all’apice, sopra glauche e tomentose sotto. Fiori ermafroditi numerosi, in corimbi; corolle a cinque petali. Il frutto è un pomo subgloboso o piriforme lungo da 2 a 4 cm, di colore giallo-rossastro e punteggiato, quindi bruno a maturità; la polpa è verdognola dolce, con endocarpo membranaceo e semi angolosi bruni. I frutti sono commestibili, di sapore acidulo, ricchi di acido malico e vitamina C, se ammezziti diventano dolci, con polpa farinosa molle. Essi maturano in autunno e sono molto ricercati dalla fauna selvatica, in particolare gli uccelli.
Non edule al momento della raccolta. Commestibile solo dopo ammezzimento. Si utilizzano per fare sidro, confetture, liquori e salse. In fitoterapia i frutti hanno proprietà astringenti, diuretiche, detergenti, rinfrescanti e tonificanti. Il legno, colorato in rosso bruno, ad alburno più chiaro, è duro ed elastico e trova impiego nella costruzione di pezzi sottoposti a forte attrito, oltre che in falegnameria per attrezzi rurali e casalinghi, lavori da tornio ed intaglio. Il Sorbo è indicato per la coltivazione biologica e per la valorizzazione di zone marginali. Impiegato a scopo ornamentale.
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